Piccole ragnatele rosse e blu. Non sono belle da vedere e segnalano un problema della circolazione. Eliminarle è importante, come ha fatto Laura con il ritocco lampo che provoca solo un leggero pizzicore. E tutto documentato.
Le gambe con le ragnatele? Sono un incubo per molte. Difficile accettare quelle antiestetiche ramificazioni di capillari che si mettono in mostra e non si possono nascondere con il trucco. Però i rimedi ci sono, il più nuovo? La luce Laser. Con un trattamento costoso ma velocissimo e indolore, in 90 casi su 100 il problema è risolto. Una nostra lettrice, Laura Ruggero di Imperia, le ha eliminate proprio così. Anna l’ha seguita prima e durante la seduta fotografando tutte le fasi del ritocco. E ha atteso pazientemente con lei di vederne i risultati per poterli documentare con uno scatto finale.
Ecco il suo racconto.
Verso i 16 anni mi ero messa in testa che avrei avuto il problema delle vene varicose, ricorda Laura, oggi 27enneMia madre ne soffriva ed ero terrorizzata allidea di vedere le mie gambe deturpate dalle vene…così sono andata da un angiologo e lui, forse non molto seriamente, ha deciso di farmi iniezioni sclerosanti. Allora, invece, il problema esiste, sono piena di ragnateline rosse. Ne ho anche sui piedi. E questa volta ho deciso di cui mi hanno parlato.
Sognando gambe perfette Laura, che è ligure e lavora come modellista a Milano, è dunque andata in trasferta a Como Beh, credo sia sempre il caso di affidarsi a chi si conosce, no? e io conosco il Dottor Gandolfi che mi aveva parlato di questo laser usato al Centro Polispecialistico S. Giuseppe di Como, quindi, eccomi qua. cominciamo da una coscia, mi dice lui. Poi vedremo se affrontare tutto il resto.
Poco prima dellintervento lampo a cui Laura si è sottoposta, il dottor Eugenio Gandolfi, chirurgo plastico e responsabile dellUnità di Medicina, Chirurgia estetica e Laser chirurgia del centro medico comasco, lha informata in dettaglio sullo Scelolaser.
Adesso so che è di produzione americana, che negli Satti Unitiè stato approvato dalla massima Autorità Sanitaria-Food and Drug Administration- e che a Como è ormai usato da oltre due anni.
So che i risultati non li vedrò subito, ma solo dopo un paio di mesi e che, una volta spariti i rossori la zona trattata può presentarsi più chiara o più scura della pelle circostante. Purtroppo, mi ha anche detto che in molti casi può rendersi necessario un ritocco e, addirittura che a volta il laser non funziona. Speriamo non capiti proprio a me.
Laura sa comunque che linsufficienza venosa, di cui le prime avvisaglie sono le teleangectasie, è una malattia che non guarisce. Laser, sclerosanti o safenectomia, però la frenano sensibilmente e ridanno un aspetto sano e gradevole alle gambe.
Se poi esiste la familiarità, cioè se si è predisposte, in futuro potranno comparire nuove venuzze rosse.
Il giorno della seduta, per valutare il calibro e la profondità dei capillari dilatati su cui agirà la luce laser, il Dott. Gandolfi usa il dermatoscopio (lo stesso strumento che, rimandando su uno schermo limmagine ingrandita di un neo sospetto, serve a scongiurare il pericolo melanoma). Questa valutazione è importante perché se il capillare da trattare fosse già una piccola varice, allo Sclerolaser sarebbero preferibili le classiche iniezioni sclerosanti. Laura ha le teleangectasie adatte. Quindi viene subito mandata a cambiarsi, e si procede.
Sdraiata sul lettino, la nostra paziente-lettrice sorride tranquilla. Mi hanno detto che sentirò come un pizzicotto…. La piccola zona da trattare viene spalmata di un gel trasparente (simile a quello usato per lecografie). E una sostanza blandamente anestetica e protettiva che neutralizza leventuale peluria e lo strato lipidico che potrebbero interferire con il raggio dello Sclerolaser, spiega il Dottor Gandolfi. Ora Laura, il medico, il fotografo e chi scrive inforcano gli speciali occhiali in grado di proteggere gli occhi dalla luce Laser. Ed ecco il primo spot. Un crepitìo e un brevissimo flash di luce rosso-arancio si è diretto sul capillare. Fa male? No, è proprio una punturina impercettibile risponde Laura. Il medico tiene il manipolo da cui viene emessa la luce, restando a distanza di 4-5 cm dalla pelle e, a mano a mano, percorre tutta la lunghezza del capillare –bersaglio. Gli altri colpi di luce (ne conteremo una quindicina) sono sparati a distanza di pochi secondi luno dallaltro. Terminati bagliori e crepitii, immediatamente larea colpita vira in bluastro, è laffetto porpora. La zona attorno si arrossa e la pelle lungo i capillari si fa in rilievo, mostra una sorta di cordoncino quasi invisibile. E la reazione dellepidermide riscaldata ch, dopo unora circa, sparirà.
Laura si guarda, è perplessa mentre le mettono un pochino di pomata lenitiva, una garza e un bel cerotto protettivo. La seduta, durata meno di 3 minuti, è già finita.
Il medico mi ha riempito di raccomandazioni continua Laura: per 48 ore niente bagni caldi, saune o bagni turchi. Per 10 giorni evitare il sole, gli strofinamenti, i pantaloni eccessivamente stretti e attenzione ai traumi, alle botte. E niente aspirina.Domando perché anche se non ne prendo quasi mai e il Dott. Gandolfi mi spiega che è per un eccesso di prudenza. Lacido acetilsalicilico, infatti, ostacola la coagulazione ed è considerato antagonista dellazione dello Sclerolaser che è invece quella di fotocoagulare. Se avvertissi un fastidioso senso di calore, potrò farmi un impacco gelato asciutto. Nel caso si formassero bollicine e successive crosticine, dovrò usare una pomata e tenere la parte protetta dalla garza. In realtà, nei giorni successivi, il fastidio è stato davvero minimo, però si sono formate le crosticine…Ho fatto come mi ha detto il Dott. Gandolfi e dopo due settimane le crosticine sono sparite. Resta qualche traccia delleffetto porpora
a distanza di poco più di un mese, allappuntamento della visita di controllo, al posto del rossastro sulla parte trattata, la pellemostra un colorito anomalo, è diventata più chiara: sono vittima dellipopigmentazione.Il medico però mi rassicura: Tranquilla, si tratta di un effetto transitorio, mi dice: E la melanina che deve avere il tempo di ricostituirsi. E di fatti, piano piano, a due mesi dalla seduta, la situazione si è del tutto normalizzata. Posso confermare che è sparita completamente la ragnatela di venuzza. E adesso il colorito della pelle è del tutto normale. Lo confesso: sto già pensando a prendere lappuntamento per fareil resto.