I lavori di ampliamento del Gruppo Ospedaliere Ars Medica non riguardano unicamente gli edifici e le strutture ospedaliere. Anche il personale delle due cliniche, e con esso i relativi medici accreditati, negli ultimi tempi ha subito uno sviluppo non indifferente e del quale vale la pena parlare.
Diversi riconosciuti professionisti sono già attivi (o lo saranno presto) su alcuni fronti interessanti dell’offerta medica e tutto questo non può essere che un motivo d’orgoglio per i responsabili che lo hanno permesso. Nelle pagine seguenti vengono tracciati i profili di alcuni di questi medici attraverso le risposte date ad una serie di domande sul loro ruolo all’interno delle due cliniche. I pazienti del Gruppo Ospedaliero Ars Medica possono dia tempo beneficiare di prestazioni esemplari e oggi tutto questo è ancor più affinato da infrastrutture moderne e un personale in grado di offrire un servizio completo e soddisfacente.
Dott. Damir De Monaco
II Dott. De Monaco è nato a Visp, nel canton Vallese, nel 1969. Trasferitosi in Ticino, ha frequentato le scuole d’obbligo ed il Collegio Papio di Ascona, dove ha ottenuto la maturità federale. Successivamente ha assolto gli studi in medicina umana presso l’Università di Losanna e superato con successo l’esame di stato nel 1995.
Qual è stato il suo percorso professionale una volta terminati gli studi?
Dopo una breve formazione in chirurgia generale mi sono interamente dedicato alla chirurgia plastica e della mano presso gli Ospedali Cantonali di Lucerna ed Aarau. Ho conseguito i titoli di specialista svizzero FMH ed europeo EBOPRAS in Chirurgia Plastica, Chirurgia Ricostruttiva ed Estetica. In seguito ho conseguito anche il titolo di specialista FMH in chirurgia della mano. Dal 2002 ho ricoperto la carica di capoclinica presso il centro di chirurgia plastica, ricostruttiva e chirurgia della mano dell’Ospedale Cantonale di Aarau, specializzandomi soprattutto nelle tecniche di ricostruzione delle parti molli.
Come mai questo inusuale accostamento tra chirurgia plastica e chirurgia della mano?
Da anni conosco il Dott. Rigoni, specialista rinomato nel campo della chirurgia della mano, ed ho con lui un grande rapporto di amicizia. In pratica si può dire che insieme ai miei genitori egli mi ha fatto da guida dal punto di vista della mia personale formazione e mi ha indirizzato negli studi e nelle non facili scelte in campo medico. La combinazione delle moderne tecniche di chirurgia plastica e microchirurgia con i procedimenti classici di chirurgia della mano permettono un alto grado di ricostruzione dei tessuti, presupposto per un migliore recupero della funzione lesa.
Lei è in pratica l’erede del Dott. Rigoni per quanto riguarda la chirurgia della mano.
Non direi proprio erede. In un’ottica professionale il Dott. Rigoni è come un padre per me, non c’è dubbio. Poter aprire uno studio assieme a Gianni Rigoni è stata per me
la realizzazione del sogno di una vita. Ma come la maggior parte dei figli fanno, anch’io ho scelto una strada leggermente differente rispetto a quella intrapresa a suo tempo dal mio modello. Infatti, pur avendo una formazione specifica in chirurgia della mano, oggi-giorno mi occupo principalmente di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, con particolare attenzione alle tecniche di ricostruzione delle parti molli.
Più precisamente?
Posso citarle due particolari interventi che mi capita di effettuare, in modo da poter chiarire meglio l’argomento. In caso di asportazione del seno, in seguito ad un intervento per eliminare un tumore, con particolari tecniche di microchirurgia si è in grado di ricostruire la mammella senza impianto di corpi estranei, semplicemente tramite la trasposizione di tessuti autoioghi. In pratica si asporta del tessuto dal dorso, dal ventre o persino dai glutei della paziente e lo si utilizza per ricreare il seno. In questo modo si riesce ad imitare al meglio la natura, ottenendo risultati di alto valore estetico senza gli svantaggi legati all’uso di protesi artificiali.
Tecniche analoghe vengono utilizzate per il trattamento dei difetti dopo asportazione di tumori cutanei. La dermatochirurgia ricostruttiva permette infatti di asportare il tumore e rimpiazzare il tessuto mancante prelevandolo in altre zone del corpo, adiacenti o meno.
Eugenio Gandolfi consegue nel 1986 con il massimo dei voti e la lode, la laurea in Medicina e Chirurgia presso il Collegio Ghisleri dell’Università di Pavia e, successivamente, la specialità in Chirurgia Plastica. All’età di 27 anni diviene il più giovane assistente di Chirurgia plastica in Italia presso l’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Dopo un periodo come Aiuto primario presso il reparto di Chirurgia plastica dell’Ospedale Sant’Anna di Corno, nell’anno 2000 si dedica completamente alla libera professione. È consigliere nazionale della Società Italiana Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica (sono solo 6 in tutta la penisola) e ha il compito di rappresentare tutti i liberi professionisti all’interno dell’associazione. Da qualche tempo opera anche in Svizzera, presso le cllniche del Gruppo Ospedaliero Ars Medica.
Dottore, come mai la Svizzera?
Lavorando sul confine si è reso necessario. Ho deciso di intraprendere questa strada per andare incontro ai miei pazienti confederati, ticinesi ma provenienti anche dalla Svizzera interna. Grazie anche agli accordi bilaterali ho ottenuto il riconoscimento svizzero (FMH) della mia laurea e specializzazione. Sono diventato membro dell’Ordine dei Medici Ticinesi (OMT) e ho ottenuto anche il numero di concordato, il quale mi permette di collaborare con le casse malati nell’ambito della chirurgia ricostruttiva.
Che tipo di interventi offre ai propri pazienti?
Naturalmente tutte le operazioni di chirurgia estetica e ricostruttiva. In particolare mi sento di citare tre particolari tipi di intervento, all’avanguardia e per questo motivo non ancora molto diffusi. Si tratta del lifting endoscopico e del ringiovanimento laser per quanto riguarda il viso e le tecniche di liposcultura per glutei, ventre, ecc.
Cioé?
Le tecniche di lifting endoscopico permettono di intervenire sul viso del paziente con minima invasività. Infatti vengono effettuate solamente tre piccole incisioni tra i capelli in luogo del classico taglio lungo tutto il cranio. In questo modo si ottengono i risultati desiderati e con un tempo di recupero del paziente notevolmente ridotto. Nella maggior parte dei casi, infatti, il paziente non resta in ospedale per più di un giorno e l’esito è immediatamente visibile. Con il ringiovanimento laser è possibile ridurre le rughe anche in zone delicate (contorno della bocca e zampe di gallina). Attraverso il laser ad anidride carbonica e ad Erbium oltre che migliorare l’intera cute del volto (il Laser Lifting) si possono notevolmente ridurre le cicatrici da acne e le macchie. Il meccanismo di azione del laser sulla cute consiste nel vaporizzare gli strati superficiali invecchiati e nello stimolare quelli più profondi “ringiovanendoli”. La liposcultura, chiamata anche liposuzione, nasce per togliere gli eccessi localizzati di grasso e con le moderne tecniche come la Vibro-liposcultura ed il trapianto del grasso da una zona all’altra, diviene un vero metodo per modellare il corpo in anestesia locale.
Un medico veramente all’avanguardia…
Cerco di tenermi costantemente al passo e di offrire ai miei pazienti tutte le ultime tecniche a disposizione, sempre meno invasive e sicuramente più efficaci. Prima di tutto vengono comunque la sicurezza e il servizio ed è per questo motivo che ho scelto il Gruppo Ospedaliero Ars Medica. Solo grazie a questi presupposti è possibile offrire il miglior risultato possibile. Non da ultimo è da citare il buon gusto, fondamentale dal punto di vista della chirurgia estetica.
Un ultima domanda. Quali sono le sue passioni extra-lavorative?
Direi la famiglia, prima di tutto. Per quanto riguarda i veri passatempi, posso, senz’altro ritenermi un appassionato di nuove tecnologie e a livello sportivo prediligo di gran lunga lo sci. Appena ho un po’ di tempo mi fiondo sulle piste e la Svizzera è senz’altro il luogo ideale per questa passione.