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Motivi (e non) per fare un intervento

Motivi (e non) per fare un intervento

Oggi approfondiamo la dimensione psicologica di un intervento di chirurgia estetica. Avere un obiettivo realistico è il modo giusto per affrontare un intervento di chirurgia estetica. Approfondiamo. Il desiderio di uscire dall’anonimato, è un motivo valido. Ovviamente, però, un approccio razionale allo scopo prevede che la chirurgia estetica sia parte di una strategia più complessa, che comprenderà tutto quello che è veramente necessario per crearsi una cultura e delle competenze idonee all’ambiente in cui si vuole entrare.
Un altro esempio è quello di una donna che pensi di rifarsi il seno dopo una separazione dolorosa. In questo caso l’intervento è il segno tangibile della propria voglia di ricominciare. Rifarsi il seno, quindi, diventa il simbolo di una volontà determinata a rifarsi la vita. Ovviamente anche qui il chirurgo estetico non basta: sarà necessaria un’analisi approfondita e sincera delle motivazioni che hanno portato alla rottura, e magari un cambio di atteggiamento e di gestione dei propri sentimenti.
In sostanza, un intervento di chirurgia estetica, per non creare delle aspettative psicologiche eccessive che potrebbero andare deluse con conseguenze molto negative, non deve essere vissuto come unica soluzione possibile del “problema vita”, ma deve entrare a far parte di una strategia di riprogettazione di se stessi e del proprio modo di vivere.
Un altro esempio, che coinvolge anche gli uomini, è la liposcultura. Naturalmente con l’intervento in pochissimo tempo si ritrova una silhouette invidiabile, ma il suo effetto non è destinato a durare per sempre se non gli viene associato un cambio di stile di vita e di abitudini alimentari.
Ecco quindi che il chirurgo plastico diventa il vostro consulente esperto su un aspetto importante e impegnativo (il vostro aspetto fisico) di un progetto più ampio di miglioramento personale, ma non l’unica ancora di salvezza di una vita che, altrimenti, sembra sfuggire dalle mani. Ed è anche a la motivazione per cui – oltre a ragioni fisiologiche fin troppo evidenti – è quasi sempre sconsigliabile un intervento di chirurgia estetica in un’età troppo giovane. Un adolescente non ha ancora tutti gli strumenti interiori per una “progetta- zione” veramente consapevole della propria esistenza, e quindi meglio attendere quella maturità che potrà permettere di definire con sicurezza obiettivi, priorità e l’immagine di sé che si vuole creare.

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