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LIPOSUZIONE come non correre rischi

LIPOSUZIONE come non correre rischi

La liposuzione non serve per dimagrire, ma per rimodellare la silhouette eliminando i cuscinetti. E un intervento sicuro, ma non deve essere affrontato in modo superficiale né dal medico né dalla donna. Come tutelarsi.

Viversani-2001-03.jpgCirca 450 mila. Tante si calcola siano le donne che l’anno scorso in Italia sono ricorse alla chirurgia plastica. E molte di esse si sono sottoposte a una liposuzione, intervento tra i più richiesti in ambito estetico, perché promette di rimuovere cuscinetti e adiposità e di rimodellare la figura in modo veloce e duraturo. Ma che risultati bisogna attendersi ef soprattutto, quali rischi si corrono? Ecco le risposte ai tanti dubbi che nascono quando si decide di affidarsi alle mani del chirurgo.

  • Praticata in Italia da più di ventanni, la liposuzione è un intervento che consente, attraverso l’uso di cannule, di aspirare iI grasso localizzato in punti precisi del corpo.
  • Non si tratta, quindi, come molti credono, di un mezzo per dimagrire, bensì per rimodellare la silhouette eliminando i cuscinetti resistenti a dieta e ginnastica (proprio per questo oggi si parla di liposcultura più che di liposuzione),
  • Negli anni la tecnica ha subito una notevole evoluzione.
  • L’introduzione degli ultrasuoni (onde sonore a frequenza elevata) che rompono le pareti degli adipociti, cellule dove si accumula il grasso, e ne fanno fuoriuscire il contenuto, ha reso ancora meno traumatico l’intervento: una volta diventato fluido, infatti, il grasso viene asportato con più facilità e un minore danno per il tessuto connettivo, cioè di sostegno, e i vasi sanguigni.

C’è anche la liposcultura superficiale
Con la liposcultura superficiale, introdotta una decina di anni fa, è diventato possibile eliminare il grasso dagli strati più superficiali (che un tempo non venivano toccati), ottenendo un perfetto rirnodellamento del corpo.

  • In ogni caso, è il chirurgo a scegliere dì volta in volta la tecnica da usare impiegandone, se occorre, anche più di una nello stesso intervento.
  • La liposcultura può essere eseguita su qualsiasi parte del corpo e, in genere, viene praticata in day hospital; solo in alcuni casi è consigliabile il ricovero di un giorno.
  • Diverso può essere II tipo di anestesia praticata (locale, con o senza sedazione, peridurale, cioè solo inferiore, o generale): la scelta dipende dal numero delle zone da trattare, dalla quantità di grasso da asportare, ma anche dallemotività della persona.

PERCHE ACCADONO GLI INCIDENTI

  • La liposuzione si può considerare una tecnica chirurgica sicura. La cronaca non manca, però, di riportare, anche di recente, casi di incidenti tragici.
  • Come qualsiasi intervento chirurgico, anche la liposcultura comporta dei rischi e, non a caso viene fatto firmare prima dell’intervento un documento, il consenso informato, che mette a conoscenza delle possibili complicanze che possono presentarsi. Ecco i principali motivi per cui un intervento può trasformarsi in un pericolo per la salute.

II medico non è esperto

  • Gli incidenti, anche seri, registrati negli ultimi anni vanno imputati soprattutto al fatto che, sembrando la liposuzione un intervento facile, molte volte viene praticata da chi non è autorizzato a farlo, viene quindi eseguita con leggerezza e in luoghi non adatti.

Gli attrezzi non sono sterili

  • Il pericolo di infezione compare, invece, nel caso non venga utilizzata attrezzatura sterile e non si adottino le normali precauzioni chirurgiche.
  • Ecco perché il medico deve operare in una struttura attrezzata con certificazione della Asl.

Non si fanno le analisi preliminari.

  • Molte volte le complicanze sono dovute a malattie presenti nella persona, che dovrebbero escludere a priori l’intervento.
  • Questo spiega perché è indispensabile affrontare la Iiposuzione solo dopo aver effettuato gli esami richiesti per qualsiasi tipo di intervento: gli esami completi di sangue e urine, l’elettrocardiogramma e, talvolta, la radiografia del torace, che offrono una panoramica completa sulle principali funzionalità dell’organismo. Soltanto questo può escludere eventuali malattie, magari sconosciute alla persona stessa, che sconsigliano la liposuzione.

Si usa troppo anestetico

  • Altre volte le complicanze possono essere ricondotte all’uso di dosi eccessive di anestetico locale. In questo caso, i rischi possono essere ridotti eseguendo con cura gli esami preliminari, incontrando l’anestesista prima dell’intervento e, soprattutto, evitando di mettersi nelle mani di chirurghi che praticano da soli l’anestesia, senza ricorrere allo specialista.
  • Occorre sapere, inoltre, che la quantità di grasso da asportare non può essere eccessiva (si parla di un massimo di tre litri): in caso contrario, i rischi possono essere così gravi da portare perfino al coma.

UN VASO SI OCCLUDE

  • La possibilità che un vaso sanguigno venga occluso da frammenti di grasso esiste, ma è statisticamente non significativa e può essere ridotta eseguendo ogni fase dell’intervento con la dovuta perizia.

QUANDO NON SI PUÒ FARE

  • Non tutti possono sottoporsì alla liposuzione. Esistono, infatti, situazioni precise che la sconsigliano, per evitare rischi per la salute e insuccessi nei risultati.
    In presenza di malattia serie
  • L’intervento va assolutamente evitato se non si è in buone condizioni di salute: problemi cardiaci, diabete, disturbi epatici e renali rappresentano precise controindicazioni alla liposuzione.
  • E controindicata anche in chi soffre di una forte insufficienza venosa o di flebite (si potrebbero avere ulteriori problemi ai vasi); è bene quindi consultare un angiologo prima di decidere per l’intervento.

Se la pelle non è elastica

  • Il chirurgo deve valutare attentamente l’elasticità della pelle, per evitare che una cute poco tonica finisca per presentare antiestetici rilassamenti dove la cannula ha aspirato il grasso.
  • Questo non significa, comunque, che solo le persone giovani possano sottoporsi alla liposuzione: sull’elasticità dell’epidermide giocano molti fattori e solo il chirurgo può valutare la possibilità o meno di intervenire anche dopo i 60 o persino i 70 anni.

Quando si è troppo giovani

  • Rappresenta una controindicazione anche la. giovanissima età. Al di là di considerazioni di ordine psicologico, che vanno comunque valutate e che riguardano la difficile accettazione del proprio corpo da parte di un’adolescente, occorre tenere presente che sotto i ventanni il tessuto connettivo e quello adiposo sono ancora soggetti all’influenza delle variazioni ormonali e le masse adipose sono in crescita.

QUALI RISULTATI ASPETTARSI

  • L’obiettivo della liposuzione è quello di rimodellare la figura, non di far perdere semplicemente peso. Quel che conta in questo intervento, infatti, non è tanto la quantità di grasso che viene aspirata, bensì la possibilità di eliminarlo in punti precisi, dando alla silhouette una lìnea più armoniosa.
  • Qui naturalmente entra in gioco l’abilità del chirurgo plastico, che si basa sulla perfetta padronanza della tecnica, ma anche su una buona dose di senso estetico.
  • La figura che si vuole ottenere dopo l’intervento va studiata prima che la persona entri in camera operatoria, per sapere con certezza dove inserire le cannule e quanto grasso aspirare. Ecco perché è bene sempre farsi operare da un chirurgo estetico che abbia esperienza in questa tecnica, un professionista può essere validissimo nel rifare il profilo del naso, ma non nell’eliminare i cuscinetti.
  • Non è detto, comunque, che la liposuzione offra sempre buoni risultati. Si calcola che ci sia un 2-3 per cento di “fallimenti”.
  • Può succedere, per esempio, che la cannula, aspirando il grasso, crei antiestetici avvallamenti (che, comunque, si possono correggere con
    un successivo intervento) o che dopo lassestamento dei tessuti, la pelle presenti piccoli rigonfiamenti.
  • Nel caso in cui l’intervento vada a buon fine, invece, si può stare tranquilli: i risultati ottenuti con la liposuzione sono definitivi.
  • Una volta aspirati, infatti, gli adipociti, che sono in numero fìsso, dopo la pubertà non si riproducono più. Certo si può ingrassare, ma si mantiene in ogni caso un corpo ben modellato, senza antiestetici accumuli localizzati.

QUANDO NON SERVE

  • In tema di risultati, bisogna tenere presente che la liposuzione non può nulla in caso di rilassamento cutaneo e smagliature (un ventre cadente va risolto CON LADDOMINOPLASTICA
  • Lo stesso discorso vale se ci sono seri problemi di cellulite; in questo caso, la riduzione del grasso può certamente rendere meno evidente l’aspetto a buccia d’arancia della pelle, ma non risolve definitivamente linestetismo.
  • La liposuzione non serve, inoltre, per dimagrire tanto che, se il sovrappeso supera i dieci chili, il chirurgo può consigliare una dieta prima di intervenire.
  • Infine, non può neanche cambiare la struttura fisica: deve essere quindi il medico a valutare, con serietà e competenza, se le eventuali sproporzioni sono dovute alla conformazione scheletrica o muscolare e non adiposa.

COME ORIENTARSI NELLA SCELTA

  • Sono la professionalità e l’abilità del chirurgo che permettono di evitare rìschi e di ottenere buoni risultati con la liposuzione. Ecco perché nella scelta dello specialista al quale affidarsi occorre procedere con molta cautela.
  • II che, però, non è semplice; non esistono, infatti, elenchi di professionisti e di centri più validi e sicuri di altri. Ci sono, però, elementi da tenere ben presenti per fare un’accurata selezione.

Informarsi sul chirurgo

  • La prima regola è quella di cercare di ottenere il maggior numero di informazioni sul chirurgo. Ricordate, innanzitutto, che solo gli specialisti in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica (basta una telefonata all’Ordine dei medici per controllare la qualifica del medico) possono operare, mentre gli altri specialisti (né i dietologi, né i medici estetici, né i ginecologi) non sono abilitati all’uso delle cannule.

Fare domande dirette

  • Non abbiate timore di chiedere il curriculum del medico, fatevi mostrare le foto di interventj già eseguiti e chiedete quanti anni ha alle spalle di esperienza (ne occorrerebbero almeno dieci per essere certi di affidarsi a mani sicure). Tutto questo non lo offenderà anzi, se si tratta di un professionista serio, sarà orgoglioso di mettervi al corrente di come lavora e di quali risultati ha ottenuto.
  • I chirurghi collegati con l’ambiente ospedaliero offrono garanzie a riguardo delle strutture e dell’esperienza acquisita, dal momento che operano un gran numero di persone: non dimenticate, però, che molti chirurghi plastici di provata competenza sono liberi professionisti.
  • Diffidate, in ogni caso, di chi fa il chirurgo estetico “part-time”: la continua pratica e l’aggiornamento sulle metodiche sono basilari per offrire sicurezza e affidabilità ai propri assistiti.

Chiedere spiegazioni sull’intervento

  • Nel corso delle visite preliminari (un buon chirurgo dovrebbe farne almeno due, per lasciare tempo alla persona di riflettere) raccogliete quante più informazioni potete chiedete spiegazioni sull’intervento, sulle eventuali complicazioni e sui risultati.
  • In più, ascoltate con attenzione quello che vi dice il chirurgo. Diffidate di chi promette miracoli, di chi usa una terminologia difficile e poco chiara, di chi vi liquida in pochi minuti e di chi parla dell’intervento con superficialità: potrebbe essere un medico con poca esperienza o, peggio ancora, poco serio.
  • Chiedete anche i costi e prendete la distanze da chi propone prezzi troppo bassi: spesso si tratta di medici che per risparmiare lavorano da soli, tagliando sul costo di infermieri, anestesisti, assistenti.

Esigere un’assistenza continua

  • Ricordate che il chirurgo che vi ha operato deve essere reperibile anche dopo l’intervento: dovete avere, quindi, i numeri di telefono dove rintracciarlo per qualsiasi eventualità. Diffidate dei medici “itineranti”, che passano in studio per un giorno o due e poi spariscono per mesi interi.

Sapere dove si svolgerà l’operazione

  • Verificate prima e con attenzione la struttura dove si svolgerà l’intervento. La liposuzione è un vero e proprio intervento chirurgico e come tale deve essere eseguito in strutture apposite {ospedali, cliniche, strutture di day hospital autorizzate dall’AsI); non accettate mai di essere operate in studi medici privati, per quanto lussuosi possano sembrare.
  • Controllate anche che il chirurgo operi con l’adeguata assistenza: in particolare, chiedete se l’anestesista sarà presente durante l’intervento: è una garanzìa di sicurezza in caso di eventuali complicanze, anche minime.

Darsi tempo

  • In teoria sarebbe meglio consultare almeno un paio di chirurghi prima di decidere che cosa fare. Se il primo vi ha dato fiducia, però, un secondo passaggio potrebbe anche essere inutile. Non esitate, invece, a rivolgervi ad altri se avete anche il minimo dubbio sulla professionalità del medico che avete contattato.

IN PRATICA

CHE COSA SAPERE

  • La durata dell’operazione varia da mezz’ora a tre ore, in base alla vastità della zona da trattare. Al termine si percepisce una sensazione di fastidio e di indolenzimento generale; compaiono anche piccoli lividi che si riassorbono nell’arco di pochi giorni.
    * È necessario, inoltre, portare una guaina o dei collant compressivi per 2-3 settimane; si può riprendere l’attività lavorativa già dopo una settimana, ma occorre aspettare almeno un mese per fare sport.
  • Il rimodellamento del corpo è visibile subito dopo l’operazione; occorrono, però, circa tre mesi perché i gonfiori si riassorba no e si possa verificare la linea esatta del corpo. Ecco perché, in genere, è meglio affrontare l’intervento in inverno o in primavera.
  • Non restano cicatrici: per qualche tempo si notano i punti in cui sono state introdotte le cannule, che vanno a mano a mano facendosi più chiari fino a scomparire.

QUANTO COSTA

  • II costo dell’intervento varia in base all’estensione della parte da trattare, al tipo di anestesia praticata, all’eventuale ricovero in clinica. Si parte comunque da un minimo di 2 milioni, fino ad arrivare a 10-12 milioni.
  • A volte, può essere necessario intervenire di nuovo per effettuare piccoli ritocchi; un chirurgo serio dovrebbe mettere al corrente di questa possibilità, accordandosi già con l’assistito sull’eventuale ulteriore spesa che ciò potrebbe comportare.
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