Prima Puntata
Le nuove tecniche antietà. Interventi estremi in America, tecniche soft in Italia, sorprese dalle donne orientali. E, contro fondoschiena infelici, arriva la nuova “sospensione glutea”
Metamorfosi del viso (con tanto di fotografìa della diva del momento accanto al lettino della sala operatoria per rubarne i connotati), seni degni del Guinness dei primati, gambe alleggerite da cuscinetti e ridisegnate stile Barbie.
Negli Stati Uniti il bisturi si spinge oltre il limite per soddisfare donne (e uomini) con un’idea della bellezza che non tiene più conto delle caratteristiche personali.
«In America esagerare è la parola d’ordine, anche in fatto di chinirgia estctica», dice il dottor Eugenio Gandolfi, chirurgo plastico consigliere della Sicpre, la Società italiana di chinirgia piastica, ricostnittiva ed estetica. «Basta pensare che la taglia delle protesi più utilizzale per aumentare il seno è il doppio rispetto a quella preferita dalle italiane».
Proprio a Los Angeles, un paio di anni fa, è stato effettuato il primo lifting della vagina, evidentemente su grande richiesta da parte di donne che, ringiovanito il viso di una ventina di anni, .sistemati i seni cadenti e svuotati, sollevati i glutei in preda alla forza di gravità, sbiancate le macchie da ogni centrimetro di pelle, erano tradile da “quella” parte del corpo che dichiarava senza scrupoli la vera età. Da allora non c’è stato limite alle richieste più impensate: e i guru del bisturi sono passati all’attacco con iniezioni di collagene bovino nel clitoride per “quadruplicare” l’intensità dell’orgasmo.
Signorine e signore ben intenzionate, poi, hanno fatto la fila per conquistare glutei alla Jennifer Lopez, mentre maschietti poco dotati hanno ritrovato la virilità perduta (o mai avuta) grazie a protesi che hanno scolpito i bicipiti e i pettorali o a liposuzioni che hanno aspirato le maniglie dell’amore.
Alle follie estetiche degli americani ci si abitua facilmente. Lo stupore, invece, arriva leggendo le ultime notizie in diretta dai Paesi arabi.
Secondo dati di questi giorni,infatti, le donne arabe non badano a spese per esibire un nasino all’insùi o un paio di labbra carnose, proprio come quelli delle star più amate.
Nel listino prezzi gli interventi prendono proprio il nome di cantanti famose nel mondo arabo, muse ispiratrici per mogli desiderose di riconquistare mariti distratti: al Cairo, per esempio, un seno Haifa Wahbi costa circa 6.000 lire egiziane (780 euro), mentre le labbra Alissa si possono ottenere alla modica cifra di 3.000 lire egiziane (390 euro).
Nel frattempo in una clinica privata di Pechino si stanno ultimando i ritocchi alla ventiquattrenne Hao Lulu, ovvero la prima donna cinese che in soli sei mesi, si è sottoposta a decine di operazioni per diventare bellissima, compresa quella per eliminare il taglio orientale degli occhi. La ragazza, seguita passo passo dai curiosi che non si sono persi il minimo dettaglio, raccontato dalle riviste cinesi, è testimonial ufficiale del programma Beauty Dreamnvorks Project
Ogni anno in Italia si spendono 100 milioni di euro per migliorare il proprio aspetto fisico. Sono 150 mila italiani, l’88% donne, che chiedono liposcultura e mastoplastica additiva (gli interventi che vanno per la maggiore) cui seguono rinoplastica, lifting, blefaroplastica. aumento delle labbra, ma anche iniezioni di filler (speciali sostanze che “riempiono” le rughe soprattutto intorno a occhi, fronte e bocca). La corsa ai trattamenti meno invasivi è in controtendenza, rispetto alla realtà americana. Un “tagliando” ogni tanto, ma sempre in maniera soft, è quindi il consiglio degli esperti. «L’appuntamento con il bisturi è l’occasione per ridimensionare alcune parti del corpo di cui non si è soddisfatti, ma senza stravolgerle», dice il professor Roy De Vita, primario di chinirgia plastica all’ospedale Regina Elena di Roma e consulente della trasmissione Bisturi, nessuno è perfetto in onda su Italia 1 e condotta da Irene Pivetti e Platinette (un reality show in cui persone insoddisfatte del proprio aspettoo si sottopongono a trattamenti e operazioni per miglorarlo).
«Quando pazienti si rivolgono a me per modificare il proprio look la prima cosa che faccio è metterli al corrente di tutti i rischi che un intervento può comportare. Rischi che aumentano notevolmente se perrisparmiare, si rinuncia alla sicurezza di una struttura organizzata in grado di intervenire prontamente al minimo problema spiega De Vita, conosciuto anche per essere il compagno di Nancy Brilli. La qualità al primo posto, insomma, è la raccomandazione principale che viene fatta a chi si appresta a qualche ritocco. «La responsabilità del medico è poi quella di informare su tutti i probabili esiti dell’intervento. Per esempio l’applicazione delle protesi al seno non da risultati uguali a tutte le donne. Chi ha un torace con sterno prominente, quindi, vedrà il seno aumentato come previsto, ma proiettato leggermente verso l’esterno (imperfezione che con i seni piccoli era praticamente invisibile). Anche i fattori costituzionali hanno un grande peso, così come le abitudini scorrette. Alle fumatrici con la microcircolazione compromessa, infatti, può essere sconsigliato un lifting del viso perché lo scollamento dei tessuti può causare anche seri problemi alla paziente».
Dal 14 al 21 febbraio si terrà in Messico il Congresso mondiale di chirurgia plastica: oltre a fare il punto della situazione, i guru del bisturi promettono novità. «La più recente e importante “scoperta” è una nuova tecnica di sollevamento dei glutei (detta “sospensione glutea”, ndr) che non lascia segni», dice il professor Marco Gasparotti, chirurgo plastico a Roma. «In pratica, invece di incidere la zona sotto i glutei, lasciando cicatrici evidenti, o di iniettare protesi anche fastidiose, si fa una piccola incisione sopra all’osso sacro e si ancora proprio sull’osso uno speciale filo elastico molto resistente che viene fatto passare verso l’esterno del gluteo, quindi in basso e di nuovo al punto di partenza. In questo modo si forma una grande “asola” che solleva tutto il gluteo e lo mantiene in posizione senza rischio di cedimenti. Per dieci giorni circa si avverte un po’ di dolore, ma si può condurre una vita nomale». L’intervento in anestesia locale costa circa 2.000 euro e darà l’addio a quello che iin gergo è chiamato “gluteo infelice”.