Si prospetta un cambiamento nella concezione storica di face lift: non più solo un intervento sottrattivi, ma anche una correzione di tipo aumentativi, con interventi meno aggressivi e risultati sempre più naturali.
E il dottor Sidney Coleman, chirurgo plastico di Manhattan (New York), linventore della tecnica chirurgica chiamata lipostruttura o lipo-strutturazione (questo è il nome scelto dal chirurgo americano per differenziare la sua tecnica dallantico lipofilling), una metodica che usa il grasso corporeo del paziente come un filler naturale in grado di riempire e rimodellare evente (con riassorbimenti documentali dell80-90%).
Era quindi necessaria uneccessiva ipercorrezione per ottenere un risultato accettabile, con lunghissimi tempi di recupero postoperatorio. Lattuale importante rivalutazione del lipofilling, è dovuta a Sidney Coleman, che ha il merito di aver modernizzato e codificato in maniera precisa tutti i tempi chirurgici di questa metodica, riuscendo ad ottenere una permanenza nel tempo del tessuto adiposo.
Con questa tecnica si prospetta un cambiamento nella concezione storica di face lift: non più solo un intervento sottrattivi, ma anche una correzione di tipo aumentativi, con interventi meno aggressivi e risultati sempre più naturali.
Si comincia aspirando il grasso con una speciale cannula atraumatica dalle zone dove ce nè troppo. Normalmente dalladdome, dai trocanteri, dallinterno delle ginocchia, o da qualsiasi zona presenti del tessuto adiposo.
Una volta prelevato, per attecchire nella nuova sede, il tessuto adiposo viene purificato attraverso un processo di lavaggio e centrifugazione a 3000 giri al minuto per 4-6 minuti.
In questo modo, il grasso perde le sue parti liquide e i residui di sangueche riducono la capacità di attecchimento e determinano gli ematomi.
Dopo questa operazione si passa al re-impianto. La tecnica prevede lutilizzo di strumenti studiati appositamente per non creare traumi, con punte smusse che non danneggiano le aree donatrici né le aree cui il grasso è destinato.
Questo permette un impianto meno traumatico e una maggior durata del tessuto adiposo iniettato, migliorando le precedenti tecniche dimpianto.
Lintervento si effettua in anestesia locale, eventualmente associata ad una blanda sedazione, dopo aver eseguito le analisi ematochimiche di routine e un elettrocardiogramma.
Di solito non serve alcun punto di sutura, pertanto non cè rischio di cicatrici. Può comparire qualche ecchimosi, un po di gonfiore e si dovranno portare cerotti sulla parte trattata per qualche giorno, ma ben presto-normalmente nel giro di una settimana-è possibile riprendere le normali abitudini.
Durata dellimpianto
La grande novità di questa nuova metodica è che il grasso trapiantato attecchisce, cioè comincia a vivere una vita propria nella nuova sede, seguendo poi il naturale invecchiamento corporeo.
Non cè riassorbimento, se non in minima parte. Le statistiche internazionali di cui disponiamo, unite alla nostra esperienza, ci portano a dire che sempre il 50-60% delle cellule attecchisce, ma in alcuni casi si arriva al 90%.
Da queste percentuali si capisce come in molti casi è sufficiente un solo intervento per ottenere il risultato. Eventualmente si può considerare un ritocco a distanza di 4-6 mesi.
I canoni di bellezza di un viso sembrano essersi modificati nei secoli, ma in realtà alcuni criteri aurei sono sempre validi.
Se osserviamo il volto di una bimba lo vediamo rotondo, con palpebre e guance piene che incorniciano grandi occhi, e linsieme ci trasmette unimpressione di bellezza.
Non tutte le ragazze però avranno mantenuto crescendo queste fortunate caratteristiche e quasi tutte le donne mature le avranno perse. Con il passare degli anni assistiamo infatti ad una modifica dei volumi del volto: la parte superiore si svuota mentre si riempie quella inferiore e il collo. Un tempo si riteneva che questo fenomeno fosse causato dallo scivolamento del grasso per forza di gravità; oggi invece sappiamo che la fronte, le orbite, gli zigomi e le guance vanno incontro ad una fisiologia atrofia dei tessuti con la perdita di quella naturale rotondità tipica dei bambini, mentre il grasso va ad accumularsi nella zona della mandibola e sul collo.
La chirurgia estetica classica ci ha insegnato-conil lifting e la liposuzione delcollo-a ringiovanire la parte bassa del volto, ma per ciò che riguarda la parte più alta, fronte e zona orbitale, si è praticato sempre un tipo di lifting che ha il solo scopo di tirare e, oltre che lasciare cicatrici, spesso non ringiovanisce.
La soluzione più moderna so orienta oggi verso un concetto del tutto nuovo: per ringiovanire nel modo più naturale, il viso bisogna riempirlo.
Ed ecco il lifting tridimensionale (lipolaserlift). Le linee guida di questa nuova tecnica sono:
· nessuna trazione, ma sollevamento endoscopico dei tessuti attraverso piccole incisioni poste nei capelli. Attraverso tali incisioni, una telecamera e strumenti miniaturizzati vanno a modificare la posizione dei muscoli e delle fasce più profonde senza correre il rischio di lesionare le strutture importanti. Si ottiene così la risalita del sopracciglio e dello zigomo e in moltissimi casi anche della guancia;
· ripristino dei volumi attraverso lutilizzo della lipo-ristrutturazione. Dopo aver prelevato il grasso in altri punti del corpo ed averlo purificato, questultimo verrà re-impiantato in gocce finissime disperse dei tessuti che si vogliono aumentare. Avremo quindi ripristinato il turgore tipico della gioventù,correggendo i solchi e le rughe che con il tempo erano comparsi sul volto;
· ringiovanimento cutaneo ottenuto ormai, grazie allimpiego dei nuovi laser, senza conseguenze postoperatorie. Col laser si può migliorare la qualità della pelle danneggiata da foto-invecchiamento, eliminando macchie e rughe superficiali. Luso del laser stimola la produzione di nuove fibre elastiche, ringiovanisce il collagene, assottiglia lo stato cheratosico nella pelle rendendola più giovane ed elastica.
Rispetto ai classici impianti di riempimento a base di sostanze sintetiche permanenti, con la lipo-struttura si introduce, dove serve, tessutovivente proveniente da noi stessi e quindi completamente bio-compatibile.
Le cellule adipose che con il trascorrere degli anni si sono consumate vengono semplicemente sostituite con altre dello stesso tipo ma giovani. Il grande limite dei riempitivi sintetici permanenti consiste proprio nel fatto di non essere completamente bio-compatibili e di essere potenzialmente la causa di una serie di altri gravi problemi: oltre alle possibili reazioni da corpo estraneo, cè il rischio che il materiale sintetico possa spostarsi dalla zona dove è stato impiantato, migrando altrove.
In ultimo, il riempimentoottenuto con sostanze sintetiche permanenti non invecchierà come i tessuti allinterno dei quali è inserito rischiando-con il passare degli anni- di rendere disarmonico, se non grottesco, il resto del viso.
In conclusione, la lipo-strutturazione consente un vero e proprio rimodellamento che potremmo definire di piccola chirurgia, con ottimi risultati e scarso fastidio da parte della paziente, che avrà il solo compito di affidarsi a mani esperte che abbiano seguito i corsi del Dottor Coleman negli Stati Uniti.