Sarà sperimentata in una clinica della città, per la prima volta in Italia, la tecnica per il ringiovanimento della pelle. Gandolfi: «C’è una grande richiesta di chirurgia e medicina estetica, ma i pazienti non vogliono interventi invasivi»
Addio alle rughe, ma addio anche al bisturi. È stata presentata ieri Fraxel, una nuova generazione di laser di ringiovanimento cutaneo appena arrivata in Italia. A presentare a Milano il nuovo ritrovato sono stati il dottor Eugenio Gandolfi, direttore della divisione di Medicina, Chirurgia estetica e Laser chirurgia del Polispecialistico San Giuseppe di Como, e la dottoressa Fernanda Distante, dermatologa della Società italiana di dermatologia, estetica e malattie sessualmente trasmissibili. Senza più ricorrere alle lame dei chirurghi sarà così possibile farsi eliminare qualche ruga o il ricordo dell’acne giovanile con un intervento non invasivo, ma soltanto a Como. Il progetto “Forever Lifting”, che ricorre a questo tipo di laser, infatti, sarà sperimentato per la prima volta proprio nella nostra città, scelta dalla società americana che lo ha sviluppato, come centro pilota. «Il San Giuseppe avrà per primo una tecnologia di primo livello – spiega il dottor Eugenio Gandolfi – il progetto si inserisce all’interno di una collaborazione nel campo delle terapie che utilizzano il laser che da ormai dieci anni il nostro centro ha avviato con Reliant Technologies». In particolare questo nuovo strumento, attraverso le sue fibre ottiche, produce una serie di piccole lesioni che, senza danneggiare la pelle, arrivano al di sotto degli strati superficiali dell’epidermide e rimpiazzano i tessuti danneggiati con altri sani e nuovi. In questo modo sarà possibile eliminare dal viso macchie solari e senili, oppure causate da eccessivi accumuli di melanina, attenuare cicatrici, anche quelle legate all’acne o ricordo di qualche intervento chirurgico, ma soprattutto togliere dal viso i segni del tempo che passa. Se la chirurgia plastica ha conosciuto un vero e proprio boom, sempre meno sono le persone disposte a sdraiarsi sul tavolo operatorio pur di apparire più belle o semplicemente più giovani. «Questi ultimi anni hanno visto un forte aumento nella richiesta di chirurgia e medicina estetica – prosegue il dottor Gandolfi – I pazienti, soprattutto donne, si rivolgono ai chirurghi estetici per motivi di tipo sociale più che per reali esigenze fisiche, ma vogliono anche sempre meno interventi invasivi. Il laser rappresenta una soluzione ottimale per chi vuole eliminare i segni dell’acne, quasi impossibili fino a oggi da eliminare, e le macchie cutanee, per le quali prima si utilizzavano solo delle pomate». Il miglioramento estetico dalla pelle promesso dal trattamento, oltre che per la cura del viso, può interessare anche per il ringiovanimento di collo, mani e decolté. Dopo il trattamento la pelle resta solo leggermente arrossata, come succede dopo una scottatura solare, ma i segni spariscono nel giro di 24 ore. In questo modo i pazienti potranno sottoporsi alla terapia in qualsiasi momento dell’anno, indipendentemente da impegni sociali o professionali, e anche più volte nell’arco degli anni, senza perdere la naturalezza del proprio volto.