L’accenno che ho fatto nell’articolo scorso alle cellule staminali, il cui utilizzo si sta dimostrando molto efficace anche nella chirurgia estetica, ha suscitato grande interesse e mi sono giunte diverse mail con richieste di chiarimenti. In effetti, le staminali sono una risorsa eccezionale: nel trapianto di grasso collegato alla cura del viso, si è verificato che le cellule staminali contenute nell’adipe riescono a ringiovanire i tessuti con cui vengono a contatto. Tanto che si stanno creando vere e proprie “banche” (per adesso in Svizzera, dato che la legislazione italiana ancora non lo consente) in cui conservare il nostro grasso che potrà essere utilizzato anche a distanza di mesi per trattamenti molto efficaci e sicuri di iniezioni rivitalizzanti e riempitive. Questa caratteristica delle staminali è ora oggetto di studi importanti perché, nonostante ancora il meccanismo d’azione non sia ancora del tutto chiaro, ne sono però evidenti i benefici.
Oltre alle staminali, anche altri elementi sono al centro dell’interesse medico. Per esempio, le piastrine (le cellule del sangue che ne determinano la coagulazione) si sono rivelate molto importanti nella cura della caduta dei capelli. Associati alle piastrine, infatti, ci sono alcuni elementi straordinari, i “fattori piastrinici”, che stimolano la crescita, la differenziazione delle cellule e la rigenerazione dei tessuti, e che riescono quindi anche a ridurre la caduta dei capelli e, addirittura, in alcuni casi, a determinarne la ricrescita.
Per utilizzare le piastrine, si effettua prima un prelievo di sangue dal paziente. Le piastrine a questo punto vengono centrifugate, purificate e concentrate fino a ottenere un preparato che viene inoculato nelle zone diradate con micro-iniezioni effettuate con aghi così sottili da non essere quasi percepibili. Il trattamento si esegue ambulatorialmente, in pochi minuti, ed è ripetibile mensilmente. I risultati si vedono a distanza di due mesi e generalmente sono ottimi, anche se c’è da aggiungere che non tutti i casi di calvizie rispondono positivamente alla terapia. L’iniezione di piastrine, oltre a essere estremamente ben tollerata (le piastrine sono dello stesso paziente e questo tende a minimizzare ogni rischio) è indolore, rapida e naturale. Per i pazienti più esigenti, se necessario, un intervento di microtrapianto di capelli completerà la procedura. L’associazione di terapia piastrinica e microtrapianto permette un approccio assolutamente naturale ed efficace al problema della calvizie che affligge in forme più o meno evidenti circa il 50% dei maschi europei.
Il microtrapianto, infatti, è un intervento che “sposta” i capelli geneticamente più forti, che si trovano nella regione occipitale (la nuca), nelle zone dove si stanno perdendo. Anche in questo caso, quindi, si tratta di un “autotrapianto” che non dà problemi di rigetto e che permette un risultato di grande naturalezza di cui nessuno potrà accorgersi. I capelli trapiantati potranno essere lavati, asciugati, pettinati e tagliati, e non cadranno mai, così come non cadono quelli della nuca, zona da cui provengono.
L’intervento, come lo pratichiamo la mia equipe e io, dura circa tre ore e si esegue in anestesia locale, ma sempre sotto la supervisione di un anestesista. Esso richiede la presenza di una media di otto operatori, e permette di trapiantare circa 5000 capelli. Si preleva dalla nuca una striscia di cute con i bulbi da trapiantare e, con l’aiuto del microscopio, si preparano gli innesti che contengono da uno a cinque capelli.
La moderna tecnologia permette un’ attenta selezione dei bulbi onde non sacrificarne alcuno nella preparazione ed aumentare il grado di attecchimento. Successivamente, con aghi sottilissimi, si praticano piccoli fori in cui si “allocano” i bulbi che attecchiranno all’80-90% nell’arco di tre mesi. I capelli trapiantati in questa nuova sede cominceranno subito la loro normale crescita e con un risultato estetico del tutto naturale.
Il paziente appena finito l’intervento rientra al proprio domicilio e può riprendere la sua normale vita sociale pressoché subito.
Il trattamento della calvizie, insomma, non solo non è più un tabù, ma si inserisce a pieno titolo nella nuova tendenza della chirurgia estetica che punta all’applicazione di tecniche sempre meno invasive e sempre più naturali.
Rimandiamo i più curiosi agli approfondimenti su Internet.
Arrivederci al prossimo numero!