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Occhio puntato sul ripristino dei volumi: Il nuovo face lift

Occhio puntato sul ripristino dei volumi: Il nuovo face lift

Siamo a uno storico ”giro di boa” rispetto alla concezione classica del lifting: dal tradizionale intervento di semplice trazione, si passa oggi ad un concetto più attento al rispetto dei canoni ”aurei” della bellezza con un più fisiologico riposizionamento dei tessuti, che prevede anche una correzione di ”aumento”. Questo grazie alla lipostruttura, associata, quando serve, al lifting endoscopico ed all’utilizzo dei laser di ultima generazione.

Beautyline-2003-9.jpgCosa è cambiato nel nostro viso, se lo confrontiamo con una foto scattata 10 o 20 anni fa?
A parto qualche prevedibile ruga in più, c’è un dettaglio importante che salta immediatamente all’occhio: si sono modificati i volumi del volto.
La parte superiore si è svuotata mentre si è riempita quella inferiore e il collo.
Un tempo si riteneva che questo fenomeno fosse causato dallo “scivolamento” cutaneo-adiposo per forza di gravità; oggi invece sappiamo che la fronte, le orbite, gli zigomi e le guance vanno incontro a una fisiologica atrofia dei tessuti con la perdita graduale di quella rotondità tipica dei bambini, mentre il grasso va inesorabilmente ad accumularsi nella zona della mandibola e sul collo. Le tecniche chirurgiche di ringiovanimento del viso, che sino ad oggi si limitavano a risollevare muscoli e pelle rilasciati, si orientano dunque sempre di più verso un concetto del tutto nuovo: per ringiovanire nel modo più “vero” un viso bisogna riempirlo. Basta osservare con questo criterio i visi sottoposti a lifting solo qualche anno fa, per accorgersi che al risultato, anche se molto ben riuscito, manca qualcosa; quella rotondità che contraddistingue la giovinezza. Il concetto di “pieno uguale giovane” è già peraltro visibile sul viso di molte “bellissime” (e decisissime a restare tali) del cinema e dello spettacolo, i cui zigomi, fronte e labbra hanno improvvisamente riguadagnato turgore. Il ripristino dei volumi è possibile oggi grazie alla lipo-struttura secondo la metodica Coleman, dal nome del chirurgo statunitense che ha il merito di avere modernizzato e codificato in maniera precisa tutti i tempi chirurgici di questa tecnica, riuscendo a ottenere un reale “attecchimento” e quindi una permanenza noi tempo del tessuto adiposo.
Evoluzione del “vecchio” lipofilling (tecnica sperimentata già dal 1985 da Illouz e Fournier), la lipostruttura o liporistrutturazione usa il grasso corporeo del paziente come filler autologo naturale per riempire e rimodellare sia il viso che il corpo.
Con la lipo-struttura è possibile riempire la zona frontale o orbitale, alzare la coda del sopracciglio, dare maggior supporto a palpebre cadenti e un aspetto più giovane agli occhi, aumentare gli zigomi, creare una linea mandibolare più tonica, rendere le labbra più carnose, correggere solchi e rughe.
Ma anche sollevare glutei rilassati, restituire alle mani quella morbidezza di forme che il tempo ha asciugato.
Qualsiasi irregolarità del corpo dovuta a traumi, a precedenti interventi, a cicatrici può essere migliorata con l’infiltrazione di grasso autologo, purché ci sia un deficit di tessuto da colmare. Se il viso da ringiovanire ha però problemi di forte corrugamento e rilassamento cutaneo, è necessario anche il riposizionamento di cute e muscoli rilasciati: è qui che entra in gioco il lift endoscopico, che prevede l’utilizzo di una minitelecamera e di strumenti miniaturizzati per dire addio agii ampi scollamenti e alle lunghe cicatrici che contraddistinguono le vecchie metodiche.
Questa metodica risolve brillantemente i problemi del terzo superiore del viso, senza che occorra nessuna cicatrice visibile. Quando invece a “soffrire” sono la parte inferiore del viso e il collo, i più recenti concetti di lift “verticale” consentono di ottenere ottimi risultati, limitandosi a corte incisioni nelle pieghe pre-auricolari e a minuscoli tagli sottomentonieri. Infine – last but not least- eccoci al capitolo laser.
Se la lipostruttura ha ripristinato i volumi, se il lifting ha fatto risalire muscoli e pelle, al laser il compito di dare il tocco finale: far scomparire dal viso macchie, rughe sottili, esiti di acne, “zampe di gallina”, le rughe a “codice a barre” del contorno labbra.
E anche la pelle tornerà ad essere giovane, più uniforme, levigata, tonica, luminosa.
Le tecniche chirurgiche
La lipostruttura (secondo la Metodica Coleman)
Con la lipostruttura il grasso viene prelevato – con una Iipoaspirazione “minima” – dalle zone dove abbonda, purificato e re-iniettato, in minuscole dosi, dove occorre. Grazie a strumenti speciali ideati dallo stesso Coleman, studiati appositamente por non creare traumi, il grasso purificato viene depositato in minuscole gocce nello spessore dei tessuti ai quali si vuole ridonare turgore. Questo particolare metodo di reimpianto crea una grande superficie di contatto tra il tessuto adiposo e le aree in cui viene riposizionato.
Ciò assicura che il grasso possa attecchire e sopravvivere in permanenza grazie agli elementi nutritivi forniti dai capillari della zona in cui viene re-iniettato. Un’accreditata teoria scientifica sostiene che con il riposizionamento del grasso si assiste a una manipolazione dei tessuti che cambiano la loro struttura, In pratica il grasso rei (reimpiantato, in un tempo successivo e molto breve, assume la struttura del tessuto vicino al quale viene posizionato.
L’intervento si effetua in anestesia locale, eventualmente associata a una blanda sedazione, dopo aver eseguito le analisi ematochimiche di routine e un elettrocardiogramma. Di solito non serve alcun punto di sutura, pertanto non c’è rischio di cicatrici.
Può comparire qualche ecchi-mosi, un po’ di gonfiore e si dovranno portare cerotti sulla parte trattata per qualche giorno, ma ben presto – normalmente nel giro dì una settimana – è possibile riprendere le normali abitudini.
Durata dell’impianto, La grande novità di questa nuova meto-dicaè che il grasso trapiantato attecchisce, cioè corninola a vivere una vita propria nella nuova sede, seguendo poi iI naturale invec-chiamento corporeo, Non c’è riassorbimento, se non in minima parte.
Le statistiche internazionali di cui disponiamo, unite alla nostra esperienza, ci portano a dire che sempre il 50-60% delle cellule attecchisce, ma in alcuni casi si arriva al 90%.
Da queste percentuali si capisce come in molti casi è sufficiente un solo intervento per ottenere il risultato,
Eventualmente si può considerare un ritocco a distanza di 4-6 mesi. / vantaggi. Rispetto ai classici impiati di riempimento a base di sostanze sintetiche permanenti, con la lipo-struttura si introduce, dove serve, tessuto vivente proveniente da noi stessi e quindi completamente bio-compatibile. Il grande il limite dei riempitivi sintetici permanenti consiste proprio nel fatto di non essere mai completamente bio-compatibili e di essere potenzialmente la causa di una serie di altri gravi problemi: oltre alle possibili reazioni da corpo estraneo, c’è il rischio che il materiale sintetico possa spostarsi dalla zona dove è stato impiantato, migrando altrove.
In ultimo il “riempimento” ottenuto con sostanze sintetiche permanenti non invecchierà come i tessuti all’interno dei quali è inserito, rischiando – con il passare degli anni – di rendere disarmonico, se non grottesco, il resto del viso.
I lifting in endoscopia
Lifting Endoscopico Profondo
Con minuscole incisioni poste all’interno dei capelli si accede con un’ottica rigida del diametro di 4 min, collegata a una mini telecamera, ai piani profondi della regione della fronte, delle tempie e degli zigomi, liberandone le rispettive connessioni ai piani ossei, oltre a realizzare con estrema precisione, garantita dalla visione amplificata dalla telecamera, un accurato riequilibrio dei muscoli responsabili del corrugamento della fronte e dell’abbassamento delle sopracciglia. I risultati sono una piacevole distensione del terzo superiore del viso (la cosiddetta “upper face”) e una luminosità dello sguardo che appare più aperto e giovanile grazie alla risalita del sopracciglio e della parte laterale dell’occhio. La parte centrale della fronte vede poi finalmente scomparire o attenuarsi i solchi e le sporgenze muscolari tipiche del trascorrere del tempo, con gli inevitabili segni delle preoccupazioni sofferte: si può davvero parlare di una sorta di “effetto botulino permanente”. Anche lo zigomo ne trae beneficio, con una sua risalita e una maggior pienezza, che può peraltro venire incrementata da un semplice innesto adiposo secondo Coleman.
// lift verticale (Lifting a corta incisione e ridotta invasività)
Quando si vuole intervenire sulla guancia e sul profilo mandibolare, è possibile limitare l’incisione alla regione anteriore dell’orecchio, nascondendone una parte al suo interno, senza più prolungarla nella nuca e neppure nella tem-pia, evitando così di far risalire la basetta (stigmata chirurgica del lift vecchia maniera) e consentendo alla paziente di poter raccogliere i capelli senza mostrare cicatrici.
Questo non ò un lift da confondere con il cosiddetto “mini-lift”, poiché la decisa trazione verticale è radicale e garantita da un particolare e robusto filo di sospensione, che (raziona e fissa profondamente i tessuti muscolo-fasciali della guancia e del collo (l’ormai noto SMAS, o Sistema Muscolo Aponeurotico Superficiale), senza che sia necessaria una trazione sulla cute, né un ampio scollamento. Nei casi in cui si associ un collo adiposo sarà sufficiente abbinare a questo lift un’accurata liposcultura di superficie, magari eseguita con sistemi di grande controllo e precisione come il Lipomatic, in cui la sottile cannula di aspirazione viene fatta vibrare da un sofisticato sistema motorizzato che ne consente l’avanzamento senza che nessuna forza dì spinta sia richiesta da parte dell’ operatore.
I Laser
Le nuove tecniche di ringiovanimento si associano molto bene all’utilizzo dei laser di ultima generazione, perché consentono straordinari effetti di ringiovanimento cutaneo, intervenendo sul foto invecchiamento e migliorando notevolmente la qualità della pelle.
II laser può infatti cancellare quegli inestetismi superficiali che il bisturi non può correggere: macchie, rughe sottili, esiti di acne o acne attiva, “zampe di gallina” o la rugosità che colpisce il contorno labbra,
Le novità di metodica laser consistono essenzialmente nell’associazione del laser CO2 con il laser ad Erbium ed anche con i laser non ablativi, per ottenere una pelle più uniforme, levigata, tonica, insomma più giovane, riducendo a pochi giorni l’inevitabile rossore post- operato rio, che sino a poco tempo fa richiedeva almeno un mese per attenuarsi.

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