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Nuove Frontiere

Nuove Frontiere

Dalla chirurgia alla medicina estetica: nel campo della salute il laser è una vera e propria panacea. ecco le novità e tutto quello che si può guarire a colpi di luce

GioiaSalute-2002-11.jpgIncredibile, miracoloso laser: negli ultimi decenni ha portato la rivoluzione in ogni settore, compreso quello della salute. Caratteristica principale del Laser (che sta per “light amplificatet stimulated emission of radiatìon”) è la grande versatilità: basta variare la potenza, le modalità d’uso, i “materiali attivi” (cioè le sostanze solide, liquide o gassose utilizzate per generare la luce) ed ecco che i campi di applicazione si ampliano a dismisura. Laser per bucare i bottoni nelle catene industriali o sostituire il bisturi in sala operatoria. Restaurare monumenti o eliminare i tatuaggi. Tagliare lamiere o curare patologie venose, restituire la vista, annientare l’artrosi e persino rendere più belle dalla testa ai piedi, visto che a colpi di luce si combattono anche rughe, peli, macchie, smagliature e quant’altro interferisce con la nostra estetica.
«Nel campo della salute», spiega il professor Pierfrancesco Parra, presidente della Società internazionale di laserterapia medicochirurgica (SiIme) e docente all’Università di Genova i laser a bassa potenza (luce defocalizzata”) sono particolarmente adatti agli usi terapeutici per il loro effetto antidolorifico e antinfiammatorio, mentre quelli ad alta potenza (luce concentrata) sono perfetti per la chirurgia.
Il mezzo, comunque, è molto duttile e si presta ad infinite variazioni».
Laserterapia, dunque, contro periartriti, tendiniti, artrosi, sinusiti acute e croniche, dermatiti. E sul piano chirurgico, veri “miracoli” in oculistica e in estetica, negli interventi su formazioni polipose o nodulari benigne delle corde vocali, nelle patologie vascolari e nei casi di ipertrofia prostatica benigna. Senza contare il campo ginecologico, dove molti disturbi virali ad alta trasmissione possono finalmente essere debellati in modo radicale e definitivo.

GAMBE LEGGERISSIME

Si chiama “laserchirurgia endovasale11 e rappresenta una delle ultime novità contro vene dilatate {ectasie) e varici superficiali. Consiste in una piccola sonda laser che viene inserita nella varice o nella dilatazione venosa e la elimina fotocoagulando iI vaso dall’interno. Poche ore di intervento, bendaggio elastico per uno-due giorni, eliminazione dei punti dopo due settimane. «E’ un metodo nuovo che risolve i problemi di edemi e pesantezza agli arti inferiori», spiega ii professor Parra. «Il suo utilizzo è determinante nei casi di capillari ribelli a qualunque trattamento, perché spesso sono proprio le patologie sottostanti a provocarli (o aggravarli), creando situazioni di continua recidività».

PRIMO PIANO SUGLI OCCHI

L’oculistica è il regno del laser. Quello dove il raggio di luce ha risolto patologie ritenute senza speranza, rivoluzionato i tempi e i rischi della sala operatoria, azzerato l’invasività e moltiplicato le aspettative di successo degli interventi. «Le prime esperienze risalgono agli anni 70, quando i primi laser furono utilizzati contro le patologie retiniche (distacchi di retina e retinopatie diabetiche), che rappresentavano una causa importante di cecità», dice Guido Lesnoni, primario oculista al policlinico di Pomezia. «Poi, negli anni ’80, è stata la volta degli interventi sulle cataratte secondarie, e pochi anni dopo il grande boom del laser ad eccimeri, la bacchetta magica contro i difetti visivi. Ora ci sono due novità: i nuovi laser contro le malattie retiniche maculari e gli interventi laser sulle cataratte primarie. Nello stesso tempo, si assiste al continuo perfezionamento degli interventi con i laser ad eccimeri, che diventano sempre più sofisticati e personalizzati».
Ecco, di seguito, una breve carrellata dei miracoli possibili. Tutti gli interventi possono essere eseguiti in ambulatorio, con anestesia locale (poche gocce nellocchio) e praticamente nessun dolore. La percentuale di successo è in media dell’80-90%, con convalescenze di pochi giorni. Solo per le correzioni dei difetti visivi è necessario armarsi di pazienza: il risultato è immediato, ma perché si arrivi alla perfezione occorre a volte attendere qualche mese.
Patologie retiniche: l’effetto fotocoagulativo del laser viene impiegato per prevenire il distacco della retina e per bloccare le emorragie e la proliferazione anomala di piccoli vasi tipiche delle retinopatie diabetiche. Difetti visivi: il laser ad eccimeri che “scolpisce” la cornea correggendo miopia, ipermetropia e astigmatismo è ormai famosissimo. Due le tecniche più usate: la Prk (photo refractive keratectomy) che, limitandosi ad ablazioni “di superficie”, è adatta soprattutto ai difetti di minore entità; la Lasik {Laser assisted in situ ke-ratomileousis), consigliata per chi ha un difetto più accentuato (da 7 diottrie in sù), che consiste nel tagliare una porzione superiore di cornea, modellare la parte interna sottostante con il laser e poi ricomporre. Malattie retiniche maculari: la terapia fotodinamica contro la degenerazione maculare (fino a qualche tempo fa inarrestabile) è fra le principali novità degli ultimi anni. Il laser agisce selettivamente grazie alla guida di sostanze colorate che, introdotte per via endovenosa, hanno la capacità di accumularsi solo nei vasi sanguigni patologici della retina e della coroide.
Cataratta primaria e secondaria: mentre l’uso del laser per la cataratta secondaria (correzione di difetti lLdi ritorno dopo il primo intervento) è ormai una consuetudine acquisita, la laserchirurgia nelle cataratta primaria {sostituzione del cristallino naturale troppo opaco con uno artificiale) rappresenta una novità importante degli ultimi anni. II laser (Yag o Erbio) agisce attraverso buchini piccolissimi, vaporizzando il vecchio cristallino dall’interno e creando lo spazio per la lente artificiale. Il vantaggio è l’eliminazione dei tagli e in genere la sensibile riduzione dei livelli di invasività.
Una precauzione, se volete ricorrere al laser per eliminare la miopia: attenzione alle diete dimagranti.
Un recente studio coordinato dal dottor Paolo Vinciguerra, responsabile dell’unità operativa di oculistica dell’Humanitas di Rozzano, in provincia di Milano, ha dimostrato infatti che i risultati del trattamento sono meno apprezzabili e il decorso postoperatorio è più lungo quando il paziente segue diete dimagranti o presenta disturbi di assorbimento. In questi casi, si aggiunge nello studio, la somministrazione di aminoacidi si rivela preziosa, in quanto aiuta la ricostituzione dei tessuti dell’occhio e migliora la qualità della visione.

VIA I DIFETTI. SI ALLA PERFEZIONE

Raggi di luce anche per diventare più belle. Attivato da anidride carbonica, cristalli o altre sostanze, il magico raggio si impadronisce dell’estetica e, utilizzando lunghezze d’onda diverse, vince su tutti i fronti all’insegna della selettività. «Il raggio laser interagisce solo con i tessuti che desidera colpire, non con altri», spiega il chirurgo plastico Eugenio Gandolfi, dell’Unità di terapie laser del Polispecialistico San Giuseppe di Como. «Quello prodotto da anidride carbonica, per esempio, interagisce con lacqua della cute, ed è quindi prezioso in molti trattamenti della pelle. Invece il day laser interagisce con emoglobulina contenuta nei globuli rossi dei vasi sanguigni e, scaricando lì tutto il suo calore, produce effetti di coagulazione (chiudendo per esempio i capillari delle gambe) senza che i tessuti circostanti vengano in alcun modo scalfiti. Unico inconveniente: ogni laser fa bene una cosa, benino le altre. Per risultati perfetti ci vuole un laser per ogni patologia».
Rughe: l’ultimo nato fra i laser ad anidride carbonica (CO2 superpulsato) consente interventi di lifting totale senza ricorrere al bisturi. Il raggio vaporizza senza alcun trauma sottilissimi strati di pelle, stimolando la contrazione del tessuto sottostante (derma), ricco di collagene ed elastina. L’intervento dura da 20 a 50 minuti ed è in anestesia locale. Sono necessari 4-5 giorni di postoperatorio. Altra novità sono i nuovi laser “non ablativi’1 che, dando una sferzata ai tessuti sottostanti il derma, possono integrare, e in molti casi sostituire, le iniezioni di “filler” (riempitivi iniettabili, solitamente a base di acido fialuronico o di collagene).
Sono consigliati tre trattamenti a distanza di un mese.
Macchie: per far tornare nuovi viso, collo e decolleté si usano laser particolari (Nd yag Q-Switched) che permettono di rimuovere con delicatezza le impurità e uniformare il colore della pelle con maggiore efficacia dei trattamenti a base di acido glicolico. Per l’intervento occorrono 20-40 minuti.
Occhi: l’ultima novità è la blefaroplastica laser Acerba (abbinamento di due laser, ad anidride carbonica e ad erbium), che consente di “sfilare” le borse dall’interno della congiuntive e ”distendere la pelle esterna senza punti né cicatrici. L’intervento richiede anestesia locale, 4-5 giorni di medicazione e niente esposizione al sole per un paio di mesi. Per chi invece è afflitto da occhiaie congenite, c’è la nuovissima BB-bleaching blef, la blefaroplastica che sbianca.
Tatuaggi: il laser ad alessandrite Q-Switched è l’ultima novità per eliminare il tatuaggio che non piace più. Agisce su diverse lunghezze d’onda ed è in grado di cancellare qualunque tipo di colore. Il raggio non tocca la pelle ma l’attraversa, senza coinvolgerla, per andare a colpire il pigmento da eliminare. Il trattamento prevede da 2 a 6 applicazioni a distanza di alcune settimane e non lascia cicatrici. Peli superflui: il laser agisce con fermezza sul follicolo pilifero frenando !a ricrescita del pelo. Ma, come dice il nome (“soft light]h è anche un laser dolce, capace di trattare zone ampie senza anestesia e senza danneggiare la pelle circostante. Peli addio anche con il nuovo Gentlelaser, che unisce al raggio di luce l’emissione di gas freddo sulla cute.
Couperose e capillari: si chiama V, Beam, ed è utilissima per debellare i piccolissimi capillari rotti che arrossano viso e gambe.

QUANDO IL PAZIENTE E’ LUI

Quando la prostata si ingrossa, creando noduli e deformazioni, il laser può essere inserito in apparecchi endoscopici e agire dall’interno, vaporizzando con grande precisione le parti malate. Rispetto alle tecniche tradizionali, questo metodo è più mirato e meno invasivo. Consente una maggiore conservazione delle funzioni sessuali ed è quindi particolarmente adatto a chi, essendo ancora relativamente giovane, può ancora avere dei figli. E’ necessaria l’anestesia spinale, un giorno di ricovera e circa 10 giorni di convalescenza.
Per i disturbi al femminile
Pìccole lesioni al collo dell’utero e patologie virali sono praticamente vinte grazie all’impiego del laser, che consente azioni radicali, senza rischi di recidiva. L’intervento è in dayhospital, con anestesia locale o generale a seconda dell’estensione del disturbo.
E per la cellulite…
Si chiama “Vitalase Mk5” ed è un laser diodico. E1 un nuovo trattamento delle rughe, della cellulite, delle cicatrici, delle borse sotto gli occhi. Altrettanto efficace è un’altra novità, “Revitalase”, un laser diodico che permette di trattare cellulite e adiposità localizzate, Info; numero verde 600779036:

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