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IL LIFTING IN ENDOSCOPIA

IL LIFTING IN ENDOSCOPIA

È un intervento che prevede il supporto di un endoscopio, uno strumento dotato di una piccola sonda a fibre ottiche del diametro di 4 millimetri, collegata a un monitor esterno che permette al chirurgo la visione ingrandita e dettagliata delle zone sulle quali sta operando.

CHE COS’È L’ENDOSCOPIA

Beautyline-2000-02.jpgÈ un intervento che prevede il supporto di un endoscopio, uno strumento dotato di una piccola sonda a fibre ottiche del diametro di 4 millimetri, collegata a un monitor esterno che permette al chirurgo la visione ingrandita e dettagliata delle zone sulle quali sta operando.
I vantaggi sono facilmente intuibili: le tradizionali lunghe incisioni si riducono a piccolissimi tagli della lunghezza di 1-2 centimetri al massimo, con tutti i benefìci conseguenti. E con tanta sicurezza in più: il potere vedere nella sua totalità e chiarezza il campo operatorio permette al chirurgo di evitare le terminazioni nervose e di eliminare, di conseguenza, ogni possibile rischio. Con questa tecnica si possono correggere quasi tutti gli inestetismi del viso (rughe profonde, rilassamento cutaneo, perdita di tono). Con il lifting frontale si possono eliminare le rughe sulla fronte, tra le sopracciglia e sulla base superiore del naso, si possono rialzare le palpebre superiori e le arcate sopraccigliari.
Con il lifting “di elevazione” (Modern Elevation Face Lift) invece si possono correggere la regione inferiore delle palpebre, i solchi naso-genieni (quelli che partono dagli angoli del naso e arrivano fino agli angoli della bocca), gli zigomi, le guance, il collo, il mento.

IL LIFTING FRONTALE ENDOSCOPICO

Nell’intervento del lifting frontale, che è indicato per ogni paziente, sono sufficienti tre piccole incisioni di poco più di un centimetro, nascoste tra i capelli sopra la fronte: una al centro, le altre due ai lati nella regione temporale. Nella prima viene inserita la sonda endoscopica, nella seconda gli attrezzi elevatori che tengono sollevato il piano muscolare, mentre la terza viene utilizzata dal chirurgo per entrare con gli strumenti operatori. In questo modo si può operare su tutta la fronte, comprese le arcate sopraccigliari e la radice superiore del naso. Grazie all’endoscopio, che trasmette su un monitor le immagini ingrandite della zona sulla quale si sta intervenendo, è possibile correggere in modo selettivo solo i punti in cui le rughe sono più profonde e la causa degli inestetismi è più evidente, senza il rischio di interferire con le terminazioni nervose. L’eventuale cute in eccesso non viene rimossa, ma riposizionata: ciò evita trazioni eccessive alla fronte che conserva così un aspetto del tutto naturale.
Sollevando la parte esterna del sopracciglio e distendendo tutta la regione dell’occhio fino allo zigomo, si può ottenere un “allargamento” della zona tra l’angolo esterno dell’occhio e la coda del sopracciglio, donando all’occhio, se si vuole, una forma più allungata verso l’alto. Spesso questo intervento è abbinato a una blefaroplastica per modellare le palpebre superiori e inferiori che hanno perduto tonicità. L’intervento può essere affrontato in anestesia locale con sedazione e dura circa 2 ore. La paziente può tornare a casa la sera stessa. Dopo l’operazione è consigliata l’assunzione di antibiotici e di antinfiammatori per una settimana. I punti di sutura possono essere rimossi dopo una settimana. Generalmente nella zona trattata non si manifestano vere e proprie ecchimosi, ma solo un moderato edema che scompare nel giro di 4 o 5 giorni. Il risultato definitivo è visibile dopo una quindicina di giorni: nessuna cicatrice e scomparsa delle rughe profonde senza alcuna drastica variazione della fisionomia. Non solo: linnalzamento del sopracciglio dona una nuova giovinezza allo sguardo.

IL LIFTING FACCIALE

Si chiama Modern Elevation Face Lift ed è una delle tecniche più innovative oggi possibile per il lifting del viso. È un lifting muscolare: non interessa solo la pelle in eccesso, ma consente di intervenire anche sulla muscolatura e le fibre sottostanti, che possono essere sollevate e riposizionate verso la parte superiore del viso. Fino a ieri l’intervento era assai più traumatico: era necessaria un’incisione che partiva dal cuoio capelluto ai lati della fronte e continuava davanti all’orecchio risalendo dietro il padiglione auricolare fino all’attaccatura dei capelli. Oggi, con l’utilizzo dell’endoscopia, sul paziente indicato (non tutti possono avvantaggiarsi dell’endoscopia per rialzare le guance), è sufficiente un minuscolo taglio davanti alle orecchie, attraverso il quale vengono inserite la sonda a fibre ottiche e il bisturi del chirurgo, che può così agevolmente operare grazie alle immagini del campo operatorio che gli arrivano attraverso il monitor. Attraverso la stessa piccolissima via di accesso si può intervenire anche sulle rughe del collo, mentre il cosiddetto “doppio mento” può essere eliminato aspirando il grasso in eccesso attraverso una minuscola incisione di pochi millimetri sotto il mento, prima di passare al rimodellamento dei muscoli e poi della pelle.
Soprattutto nel caso del doppiomento il semplice lifting cutaneo non sarebbe sufficiente, perché ad essere compromessa non è solo la pelle ma anche il muscolo sottostante che, perdendo tono, ha subito un cedimento. Il lifting cutaneo darebbe in questo caso solo un risultato temporaneo: la pelle, costretta a sostenere il peso del muscolo, cederebbe in poco tempo.
Spesso peraltro si riscontra anche un rilassamento del tessuto adiposo che si trova normalmente all’altezza dello zigomo con il conseguente antiestetico appiattimento. Con questa nuova tecnica operatoria non è necessario in questi casi ricorrere all’inserimento di alcuna protesi, ma è sufficiente sollevare la borsa adiposa e riportarla nella posizione iniziale, issandola con del filo alla fascia muscolare temporale. Anche questa operazione viene effettuata attraverso l’incisione già descritta in prossimità dell’orecchio. L’effetto è di assoluta naturalezza perché la trazione viene eseguita a livello del muscolo e del tessuto adiposo e non sulla pelle, che viene solo riadagiata.
Questo intervento dura 4/5 ore e si può praticare in anestesia generale o locale con sedazione, in day hospital, con una degenza di 24 ore. La medicazione si effettua
con un cerotto spugnoso che viene tolto il giorno dopo. Dopo 5 giorni vengono rimossi i punti di sutura. I risultati definitivi si possono già vedere dopo una quindicina di giorni.
Le piccole cicatrici scompaiono dopo un mese dall’operazione.

ENDOSCOPIA LASER

La tecnica dell’endoscopia si associa molto bene anche all’utilizzo dei laser di ultima generazione, consentendo di ottenere straordinari effetti di ringiovanimento e di miglioramento degli inestetismi del viso nel modo meno aggressivo oggi possibile. Interventi di lifting frontale o di blefaroplastica sono adatti per eliminare le rughe profonde o le borse palpebrali e, se l’intervento viene esteso al sollevamento della coda del sopracciglio e dell’angolo esterno dell’occhio, si ottiene per ogni viso lo sguardo ideale, cioè quello più giovane, ma al tempo stesso il più naturale possibile.
A questo punto il lifting può essere integrato da un passaggio di laser ad anidride carbonica superpulsato (Butterfly Touch) sul resto del viso. Questo nuovo apparecchio ha la capacità di vaporizzare solo lo strato superficiale della pelle, uno strato profondo solo 75 micron che comprende solo l’epidermide e lo strato papiIlare del derma.
Una vaporizzazione dolce come il battito delle ali di una farfalla, che avviene depositando sulla cute una quantità notevolissima di energia in meno di 100 microsecondi.
È un vero e proprio peeling che, con l’eliminazione dello strato più superficiale della pelle, provoca la spontanea produzione di un nuovo epitelio più giovane e più ricco, con una dolcezza maggiore rispetto ai peeling chimici e con una maggiore precisione. Non coinvolge infatti lo strato basale dove si generano le cellule dell’epidermide.
Il rossore che ne deriva dura circa una settimana, dopo di ché comincia a schiarire e si può tranquillamente coprire con il trucco.
Con l’utilizzo delle due tecniche si ottiene – oltre al ringiovanimento dello sguardo e alla scomparsa delle rughe profonde della zona frontale – una pelle levigata, tonica, luminosa, senza macchie, rughe sottili, esiti di acne o acne attiva, “zampe di gallina”: con dolcezza, precisione e con un risultato di assoluta naturalezza.

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