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IL CHIRURGO

IL CHIRURGO

Chi ci precedeva era seduto sugli allori

CorrierediComo2003-03-07.jpgSi è sposato con la storica fidanzata del liceo. Il suo curriculum è interminabile: diploma classico al Volta di Como, laureato in Medicina a Pavia e specializzato in Chirurgia plastica, il più giovane assistente del settore in Ita lia. Ha lavorato al Sant’Anna, per poi fondare il polispecialistico San Giuseppe dove esercita tuttora. Ha quindi ottenuto l’abilitazione specialistica in Svizzera, è consulente per il Valduce e insegna Chirurgia plastica all’Università di Siena. Nato il 26 marzo del 1961 a Milano, ma cresciuto a Corno, il chirurgo plastico Eugenio Gandolfi è piena espressione della carica dei quarantenni. La sua professione lo porta a girare il mondo, «ma – sottolinea – il cuore rimane ben piantato nella mia città». Città dove oggi ha una famiglia, con due figli di 14 e 11 anni. «Ho frequentato le scuole Montessori a Como, poi mi sono iscritto al Volta dove ho fondato anche un giornalino un po’ irriverente. Sono poi entrato nel collegio Ghislieri dell’Università di Pavia e ho trascorso il mio anno di leva tra i vigili dei fuoco: sono andato anche a Napoli, per il terremoto dell’Irpinia. Mi sono laureato nel 1986, e sono entrato in specialità. Un anno più tardi, l’ospedale di Pietra Ligure mi ha assunto come assistente di Chinirgia plastica. Quindi nel 1993 ho aperto il polispecialistico San Giuseppe». La marcia in più dei quarantenni? «Forse – riflette Gandolfi – è chi ci ha preceduto ad avere una marcia in meno. Dovevamo rispondere a un’economia ferma, seduta sugli allori. Bisogna avere un occhio che guarda all’esterno, una mente aperta al mondo, ma piedi e cuore ben piantati nella nostra città: essere provinciali, ma non provincialisti».

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