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CHIRURGIA ESTETICA – Incontro con il Dr. Eugenio Gandolfi

CHIRURGIA ESTETICA – Incontro con il Dr. Eugenio Gandolfi

CHIRURGIA ESTETICA – Incontro con il Dr. Eugenio Gandolfi
(a cura di A. Nano – articolo originale pubblicato su www.stileedintorni.it)

Stile e Dintorni incontra il dottor Eugenio Gandolfi, chirurgo plastico e direttore del Centro Polispecialistico San Giuseppe di Como, un polo d’eccellenza a livello nazionale per i trattamenti di medicina e chirurgia estetica. Tema della nostra intervista non è solamente la figura del chirurgo plastico, ma soprattutto il concetto di equilibrio estetico che porta all’intervento stesso del chirurgo, con la certezza il domani si chiama “intervento soft”.

Dott. Gandolfi, La ringraziamo per la consueta disponibilità e partiamo da una premessa: come valuta in generale il livello professionale della medicina estetica e della chirurgia plastica in Italia?
In Italia esiste la SICPRE www.sicpre.it Società Italiana di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva, di cui ho l’onore di essere consigliere. Tutti i soci sono chirurghi specializzati e referenziati. Partirei proprio da questo concetto: il livello qualitativo globale di questo settore dipende dai professionisti che vi operano e dal livello di serietà deontologica. Su questo aspetto la nostra associazione è molto rigorosa. Purtroppo in Italia c’è molta confusione ed improvvisazione da parte di molti colleghi, soprattutto se parliamo di medicina estetica: in sostanza qualunque medico può effettuare trattamenti di medicina estetica sulla persona non necessariamente un chirurgo plastico. I risultati sono quotidianamente sotto i nostri occhi.
Quando è opportuno ricorrere ad un trattamento di medicina estetica e ad un intervento di chirurgia plastica?
In linea generale quando se ne sente l’esigenza fisica ma soprattutto psicologica. E’ palese che un intervento estetico può giovare enormemente sulla salute psichica della persona, sull’autostima, sulle relazioni interpersonali. Ma attenzione: sono molto scettico e cauto sulla vera esigenza. Cadere nell’eccesso è facilissimo e soprattutto dannoso. La mia regola è questa: un intervento con il minor “costo biologico” sulla persona.
Che cos’è per lei la bellezza?
E’ armonia ed equilibrio nella più assoluta naturalezza.
Qualche esempio?
Ad esempio Natureal®, la mastoplastica additiva effettuata attraverso riposizionamento di grasso corporeo: sono molto legato a questo intervento, che ha dato ottimi risultati senza essere invasivo e soprattutto senza dover ricorrere a materiale esterno di origine sintetica. Il seno ha una forma naturale, presentandosi gradevole ed equilibrato.
Le è mai capitato di dover riparare dei danni dovuti ad interventi sbagliati?
Posso dire che la maggior parte dei miei interventi di chirurgia plastica sono finalizzati a riparare danni?! Spesso però non è più possibile intervenire. Per questo motivo raccomando sempre di rivolgersi a professionisti referenziati!
Botox party e “collagene fai da te” sono due esempio di una visione superficiale e pericolosamente esasperata della medicina estetica: la Sua opinione in merito.
E’ giusto vivere la medicina estetica e la chirurgia plastica diversamente dalla medicina e chirurgia tradizionale, in quanto si tratta di una “medicina della gioia”. E’ altrettanto giusto far vivere un intervento estetico in modo diverso rispetto ad un intervento di vitale importanza ma non per questo trasformarlo in una festa o un party. Il lato medico non è mai un party! Purtroppo questi casi sono un esempio lampante di come possa degenerare la mancanza di professionalità e soprattutto la deontologia professionale del medico stesso. Sul collagene fai da te invece c’è ben poco da commentare: è il buon senso stesso di ciascuno che dovrebbe far evitare situazioni del genere.
Come evolverà il settore nei prossimi anni?
Vedo una chirurgia plastica sempre meno invasiva che lascerà maggiore spazio ad una medicina estetica leggermente più invasiva: la tecnologia senz’altro aiuterà molto in questa evoluzione. Il medico estetico sarà colui che risolverà la maggior parte dei problemi, mentre il chirurgo plastico sarà interpellato principalmente nei casi più estremi.

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